segni preparati per la veglia di preghiera GMP 7 marzo 2025

Napoli La GMP ( Giornata mondiale di preghiera) è una celebrazione di carattere ecumenic o e di spessore internazionale, proposta annualmente, il primo venerdì di marzo, dalle donne cristiane di oltre 170 paesi. Il 7 Marzo 2025 si è svolto a Napoli, nella Chiesa evangelica luterana di Via Poerio, l’incontro interconfessionale annuale per celebrare la GMP, con la partecipazione di donne e uomini in rappresentanza delle tre confessioni cristiane del territorio cittadino: cattolica, evangelica, ortodossa. Come sappiamo, il libretto-guida della celebrazione viene preparato, con due anni di anticipo, di volta in volta, dalle donne cristiane di vari paesi del mondo. Per il 2025 tale compito è stato affidato alle sorelle del Comitato GMP delle Isole Cook che hanno scelto, come versetto-guida, il 14 del Salmo 139: “ Mi hai fatto in modo meraviglioso”. La locandina di quest’anno propone la foto di un quadro, intitolato “Meravigliosamente creato” (Salmo 139:14), dipinto da due Artiste, Tarani Napa e Tevairangi Napa, madre e figlia, che hanno inteso con il loro dipinto celebrare le meraviglie del Creato: cielo blu, flora colorata, fauna variegata e un’imponente palma da cocco, simbolo di forza e bontà, di salute e benessere, per gli abitanti delle Isole un vero e proprio “albero della vita”. Tre donne in primo piano, di diverse generazioni, simboleggiano la conservazione e la trasmissione del patrimonio culturale dele isole Cook. Così come suggerito dal libretto, nello spazio dedicato alla celebrazione, è stata collocata una canoa, realizzata dal fratello Vincenzo Busiello della Comunità di Taizé , a rappresentare il mezzo di trasporto tradizionale degli abitanti delle isole Cook, ma anche il simbolo dei loro antenati polinesiani. Per evocare l’oceano Pacifico, oltre al sottofondo acustico che rievocava le onde, erano adagiate, su un grande manto blu, conchiglie di varia grandezza. Un quadro riproduceva un tipico paesaggio locale; fiori diversi e di variopinti colori, consegnati a tutti i partecipanti all’ingresso, adornavano le panche. Tutta la celebrazione è stata accompagnata dalla frase in lingua maori “ Kia orana”, che non significa semplicemente “ciao”, ma contiene al suo interno una serie di auguri: “che tu possa vivere a lungo e che tu possa vivere bene. Che tu possa brillare come il sole e danzare con le onde”. Le donne del Comitato organizzativo di Napoli si sono alternate nelle varie fasi della liturgia, ricoprendo, di volta in volta, il ruolo di animatrici e di lettrici, e intonando tutte insieme gli inni prescelti. Come consuetudine, il libretto conteneva tre testimonianze di vita e di fede, la cui lettura ha destato particolare emozione: la prima, di una ragazza di 15 anni, di nome Mii, angosciata dal dilagare del Covid anche nel suo villaggio; la seconda, di una donna dibattuta tra la volontà di conservare lingua e tradizioni della sua terra e la necessità di un’educazione di impostazione occidentale; la terza, di una pediatra alle prese con tutte le difficoltà legate allo svolgimento di una professione così impegnativa in un contesto così isolato. La Pastora luterana Kirsten Thiele ha incentrato la sua riflessione sulla dignità di tutti, ma in particolare delle donne. Non solo: nello scoprire il tratto femminile di tutto il Salmo 139, ne ha immaginato e sostenuto l’attribuzione ad una donna. La salmista, dunque, apre la sua anima a Dio, confidandogli e affidandogli “ il suo amore, la sua paura, la sua ricerca di redenzione, il suo bisogno di libertà” nella piena consapevolezza “di essere vista da Dio”. La consapevolezza che Dio ci vede, che ci ha creati meravigliosamente e continua a tenerci nella sua mano fino alla morte, ci dà la forza nella realtà della vita e ci dà dignità, anche quando tutti gli altri ce la tolgono. Questa dignità, però, non è fine a se stessa, ma si traduce, nel nostro quotidiano, nel rispetto della dignità altrui e nel servizio per il bene del prossimo. La colletta di quest’anno è finalizzata a sostenere il progetto di rendere le isole Cook un luogo inclusivo dove le persone con disabilità possano affermare il loro diritto a vivere in​una società che riconosca e valorizzi le loro vite e che migliori la loro partecipazione a tutte le attività socio – comunitarie. L’incontro si è concluso con il consueto momento di convivialità per suggellare il clima di unione, condivisione e solidarietà che, ormai da oltre 130 anni, caratterizza questa ricorrenza nel mondo intero. Emilia Mallardo